CR&C sostiene il futuro degli allievi dell’ITS Lombardia Meccatronica
La conoscenza è un bene molto prezioso per la crescita, personale e professionale, dell’individuo e attraverso la sua applicazione si può contribuire allo sviluppo della nostra società.
Ma la conoscenza non è qualcosa di innato, va coltivata e sviluppata nel tempo, soprattutto attraverso il suo impiego in contesti pratici.
Il sistema didattico contribuisce in modo significativo a questa crescita, specializzando mano a mano i giovani mentre crescono, e costruendo il loro futuro e la loro carriera.
Sostenere l’istruzione è quindi molto importante, specie in periodi di difficoltà come quelli che stiamo fronteggiando in questi mesi, e perciò CR&C ha voluto dare il proprio contributo a formare i tecnici e gli ingegneri di domani donando 1.000 euro alla Fondazione “Istituto Tecnico Superiore Lombardo per le Nuove tecnologie Meccaniche e Meccatroniche”.
L’ITS Lombardia Meccatronica è un istituto di formazione terziaria professionalizzante che propone corsi di meccatronica fortemente orientati a soddisfare precisi fabbisogni professionali del territorio.
Per ottenere questo risultato, l’ITS Lombardia Meccatronica collabora con numerose imprese e organizzazioni consociate, tra cui CR&C, per integrare nei corsi docenze aziendali e ore di formazione on the job, che preparano i giovani all’inserimento lavorativo e alle sfide dell’Industria 4.0.
I 1.000 euro donati da CR&C alla Fondazione sono stati utilizzati per sostenere gli allievi più meritevoli ancorché privi di mezzi economici, così da offrire loro una preziosa opportunità per sviluppare le proprie conoscenze, coltivare il proprio talento e contribuire al futuro dell’industria elettronica.
L’assegno simbolico di 1.000 euro a nome di CR&C è stato così impiegato per pagare la seconda rata della quota di iscrizione di Andrea Gagliardi, iscritto al biennio 2019/2021 presso la sede di Sesto San Giovanni dell’ITS Lombardia Meccatronica.
Questo gesto non solo rappresenta un atto di solidarietà verso i giovani e la loro istruzione, ma anche un passaggio di testimone a chi forgerà il futuro dell’industria elettronica negli anni a venire.